IL "VILLAGGIO DEGLI AGRICOLTORI" DI COLDIRETTI PIU' SOSTENIBILE GRAZIE A NOVAMONT
Novara - Milano, 29 settembre 2017 – Apre oggi al Castello Sforzesco di Milano il Villaggio degli agricoltori della Coldiretti, prima tappa di un viaggio attraverso la penisola dedicato a far conoscere la grande bellezza delle mille campagne italiane e la loro straordinaria biodiversità.
Novamont, che nel 2015 ha sottoscritto un accordo strategico con Coldiretti, FAI e CAI finalizzato alla diffusione di colture per la creazione di filiere agroindustriali delle bioplastiche e dei biolubrificanti, è partner dell’iniziativa con la fornitura di stoviglie per la ristorazione in MATER-BI, la bioplastica di Novamont biodegradabile e compostabile che può essere smaltita assieme agli scarti alimentari.
L'esperienza gourmet con il miglior cibo delle campagne italiane a soli 5 euro per tutti sarà, infatti, uno dei momenti salienti della manifestazione; migliaia di pasti serviti ogni giorno e, conseguentemente, una inevitabile produzione di rifiuti il cui impatto ambientale potrà essere ridotto con l’utilizzo di stoviglie in MATER-BI e con un efficiente programma di coordinamento della raccolta dei rifiuti tra Novamont e AMSA.
Con il marchio MATER-BI Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche, biodegradabili e compostabili secondo lo standard UNI 13432, ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana. Le componenti essenziali per la produzione delle bioplastiche MATER-BI sono amido di mais e oli vegetali, non modificati geneticamente e coltivati in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale, creando filiere integrate che vanno ben oltre le bioplastiche stesse, in sinergia con il cibo e con la qualità dei territori attraverso l’applicazione di una continua innovazione.
I prodotti compostabili realizzati in MATER-BI rappresentano soluzioni capaci di chiudere il cerchio dell’economia, perché nascono dalla terra e ritornano alla terra. Evitano infatti lo smaltimento in discarica e contribuiscono alla creazione di compost di qualità, un alleato importantissimo per combattere la desertificazione e l’erosione dei suoli. Sono prodotti in grado di creare valore diffuso lungo tutta la filiera, trasformando problemi locali in imperdibili opportunità di cambiamento e di sviluppo.
Il modello Novamont di bioeconomia ha permesso di sperimentare filiere agricole, come quella del cardo, che produce dal seme olio, proteine, molecole attive e nuove opportunità di ricerca valorizzando i terreni non redditizi e dando opportunità per la sostituzione delle farine proteiche con prodotti locali. Secondo Catia Bastioli, Amministratore delegato di Novamont, presente all’inaugurazione del Villaggio, si tratta di “Queste filiere sono un laboratorio a cielo aperto che permette di collegare la ricerca con la conoscenza e l’esperienza, in grado di generare nuovi posti di lavoro e di riconnettere l’economia con la società”.
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Ufficio Stampa Novamont
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