13 maggio 2021, Country Overshoot Day per il nostro Paese. Come possiamo gestire al meglio le risorse del pianeta?
L'Earth Overshoot Day segna la data in cui la domanda dell'umanità di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare in quell'anno. È calcolato dal Global Footprint Network, organizzazione di ricerca internazionale che stima l’impronta ecologica dell’uomo e la capacità del pianeta e delle diverse nazioni di rigenerare le risorse consumate dalle attività antropiche. L’obiettivo è sensibilizzare governi locali e nazionali, investitori, opinion leader e società civile affinché le loro azioni e decisioni siano informate, sostenibili e tengano conto dei limiti di risorse della Terra.
Il Global Footprint Network individua anche i Country Overshoot Day per i diversi Paesi, la data in cui cadrebbe l'Earth Overshoot Day se tutta l'umanità consumasse come gli abitanti di una determinata nazione. Il 13 maggio rappresenta, per quest’anno, il Country Overshoot Day per l’Italia.
Cosa possiamo fare per spostare sempre più avanti la data che segna la fine delle risorse annuali?
Secondo il Global Footprint Network, con la sua campagna “Move the Date”, occorre trovare soluzioni sostenibili in cinque aree principali: città, energia, alimentazione, pianeta e popolazione. L’invito è a ripensare insieme come progettare e gestire le nostre città, trovare soluzioni per decarbonizzare l’economia, riflettere sul modo di produrre, distribuire e consumare il cibo, salvaguardare la natura e le risorse come suolo, acqua e aria e tenere conto delle sfide che derivano dall’incremento della popolazione mondiale.
Nel processo di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, la bioeconomia circolare intesa come rigenerazione territoriale e come ponte tra diversi settori è uno strumento importante per frenare il degrado delle risorse e per guidare il processo di trasformazione verso la loro rigenerazione. I centri di consumo e in particolare le città e le aree metropolitane hanno un ruolo chiave, non solo nella gestione e nel trattamento dei rifiuti, ma soprattutto nella diffusione di buone pratiche, come la promozione di diete e consumi sostenibili, la riduzione degli scarti e degli sprechi e l’adozione di materiali ed imballaggi a basso impatto.
Da sempre Novamont è impegnata nella promozione e nello sviluppo di programmi per facilitare la raccolta del rifiuto organico e la sua trasformazione in compost di qualità, attraverso l’utilizzo di bioplastiche compostabili, nonché in progetti di ricerca e sviluppo nazionali ed internazionali sullo studio ed il monitoraggio della frazione organica e progetti di ecodesign e di sistemi di intercettazione delle bioplastiche. La stretta collaborazione con le amministrazioni locali, le multiutilities e i compostatori è stata essenziale per sviluppare casi di eccellenza pronti per essere ampliati e diffusi.
Nel 2020 Novamont ha contribuito, insieme a Fondazione Cariplo ed Està – Economia e Sostenibilità, alla realizzazione del documento “Economia circolare del cibo a Milano”, patrocinato dal Comune di Milano nell’ambito dell’iniziativa Food Policy. Lo studio approfondisce il tema dell’economia circolare nell’ambito del settore alimentare, prendendo in considerazione tre macro tematiche: la gestione dei rifiuti urbani, la valorizzazione delle eccedenze e il riutilizzo dei fanghi di depurazione.
Il Global Footprint Network individua anche i Country Overshoot Day per i diversi Paesi, la data in cui cadrebbe l'Earth Overshoot Day se tutta l'umanità consumasse come gli abitanti di una determinata nazione. Il 13 maggio rappresenta, per quest’anno, il Country Overshoot Day per l’Italia.
Cosa possiamo fare per spostare sempre più avanti la data che segna la fine delle risorse annuali?
Secondo il Global Footprint Network, con la sua campagna “Move the Date”, occorre trovare soluzioni sostenibili in cinque aree principali: città, energia, alimentazione, pianeta e popolazione. L’invito è a ripensare insieme come progettare e gestire le nostre città, trovare soluzioni per decarbonizzare l’economia, riflettere sul modo di produrre, distribuire e consumare il cibo, salvaguardare la natura e le risorse come suolo, acqua e aria e tenere conto delle sfide che derivano dall’incremento della popolazione mondiale.
Nel processo di transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio, la bioeconomia circolare intesa come rigenerazione territoriale e come ponte tra diversi settori è uno strumento importante per frenare il degrado delle risorse e per guidare il processo di trasformazione verso la loro rigenerazione. I centri di consumo e in particolare le città e le aree metropolitane hanno un ruolo chiave, non solo nella gestione e nel trattamento dei rifiuti, ma soprattutto nella diffusione di buone pratiche, come la promozione di diete e consumi sostenibili, la riduzione degli scarti e degli sprechi e l’adozione di materiali ed imballaggi a basso impatto.
Da sempre Novamont è impegnata nella promozione e nello sviluppo di programmi per facilitare la raccolta del rifiuto organico e la sua trasformazione in compost di qualità, attraverso l’utilizzo di bioplastiche compostabili, nonché in progetti di ricerca e sviluppo nazionali ed internazionali sullo studio ed il monitoraggio della frazione organica e progetti di ecodesign e di sistemi di intercettazione delle bioplastiche. La stretta collaborazione con le amministrazioni locali, le multiutilities e i compostatori è stata essenziale per sviluppare casi di eccellenza pronti per essere ampliati e diffusi.
Nel 2020 Novamont ha contribuito, insieme a Fondazione Cariplo ed Està – Economia e Sostenibilità, alla realizzazione del documento “Economia circolare del cibo a Milano”, patrocinato dal Comune di Milano nell’ambito dell’iniziativa Food Policy. Lo studio approfondisce il tema dell’economia circolare nell’ambito del settore alimentare, prendendo in considerazione tre macro tematiche: la gestione dei rifiuti urbani, la valorizzazione delle eccedenze e il riutilizzo dei fanghi di depurazione.
© Global Footprint Network