Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e siccità: suoli sani per la ripresa economica e la salvaguardia del pianeta
Il 17 giugno si celebra la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e siccità, istituita dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti della siccità e sull’importanza di agire per invertire il degrado del suolo.
La campagna di quest’anno, dal titolo “Restoration. Land. Recovery. We build back better with healthy land”, pone in particolare l’attenzione sul ripristino dei terreni degradati come soluzione per ripartire dopo la pandemia, contribuendo allo stesso tempo alla ripresa economica e alla salvaguardia del nostro pianeta. Tutelare i suoli significa infatti recuperare biodiversità, contrastare i fenomeni del cambiamento climatico, aumentare la sicurezza alimentare ma anche i posti di lavoro e favorire la resilienza economica.
La situazione dei suoli in Europa
Come evidenziato nel rapporto della Mission Soil Health and Food della Commissione europea, il 60-70% di tutti i suoli in Europa non è in salute a causa delle attuali pratiche di gestione, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico.
Il 25% dei terreni nell'Europa meridionale, centrale e orientale è inoltre ad alto o molto alto rischio di desertificazione. I costi legati alla degradazione dei suoli in Europa oggi sono stimati in 50 miliardi l’anno.
Il rapporto sottolinea come prendersi cura del suolo significhi prendersi cura della vita. I suoli forniscono infatti funzioni ecosistemiche vitali e interconnesse, tra cui la regolazione dell'acqua, la tutela e mantenimento della biodiversità o il ciclo dei nutrienti, essenziali per cibo, persone, natura e clima. Occorrono azioni concrete e urgenti per ripristinarne la vitalità: secondo la Mission entro il 2030, almeno il 75% di tutti i suoli in ciascuno Stato membro dell'UE dovrà essere sano o mostrare un miglioramento significativo, per supportare la fornitura di servizi ecosistemici.
L’impegno di Novamont
Novamont promuove un modello di bioeconomia circolare con al centro la salute del suolo.
Il suo impegno si traduce nello sviluppo di prodotti biodegradabili e compostabili a basso impatto, in grado di chiudere il ciclo del carbonio. Le bioplastiche biodegradabili e compostabili in Mater-Bi, sviluppate dal Gruppo, possono infatti contribuire a migliorare la quantità e la qualità del rifiuto organico raccolto e a riportare materia organica pulita nel terreno sotto forma di compost, preziosa risorsa per la salute del suolo. La biodegradabilità dei bioerbicidi e dei biolubrificanti, invece, consente di minimizzare i rischi legati alla dispersione di tali prodotti nell’ambiente.
Inoltre, in collaborazione con agricoltori, associazioni, Università e Centri di Ricerca, il Gruppo promuove pratiche agricole sostenibili che rafforzino la fertilità dei terreni e ne ripristinino la materia organica, nel rispetto quindi della biodiversità e degli ecosistemi.
La campagna di quest’anno, dal titolo “Restoration. Land. Recovery. We build back better with healthy land”, pone in particolare l’attenzione sul ripristino dei terreni degradati come soluzione per ripartire dopo la pandemia, contribuendo allo stesso tempo alla ripresa economica e alla salvaguardia del nostro pianeta. Tutelare i suoli significa infatti recuperare biodiversità, contrastare i fenomeni del cambiamento climatico, aumentare la sicurezza alimentare ma anche i posti di lavoro e favorire la resilienza economica.
La situazione dei suoli in Europa
Come evidenziato nel rapporto della Mission Soil Health and Food della Commissione europea, il 60-70% di tutti i suoli in Europa non è in salute a causa delle attuali pratiche di gestione, dell’inquinamento, dell’urbanizzazione e degli effetti del cambiamento climatico.
Il 25% dei terreni nell'Europa meridionale, centrale e orientale è inoltre ad alto o molto alto rischio di desertificazione. I costi legati alla degradazione dei suoli in Europa oggi sono stimati in 50 miliardi l’anno.
Il rapporto sottolinea come prendersi cura del suolo significhi prendersi cura della vita. I suoli forniscono infatti funzioni ecosistemiche vitali e interconnesse, tra cui la regolazione dell'acqua, la tutela e mantenimento della biodiversità o il ciclo dei nutrienti, essenziali per cibo, persone, natura e clima. Occorrono azioni concrete e urgenti per ripristinarne la vitalità: secondo la Mission entro il 2030, almeno il 75% di tutti i suoli in ciascuno Stato membro dell'UE dovrà essere sano o mostrare un miglioramento significativo, per supportare la fornitura di servizi ecosistemici.
L’impegno di Novamont
Novamont promuove un modello di bioeconomia circolare con al centro la salute del suolo.
Il suo impegno si traduce nello sviluppo di prodotti biodegradabili e compostabili a basso impatto, in grado di chiudere il ciclo del carbonio. Le bioplastiche biodegradabili e compostabili in Mater-Bi, sviluppate dal Gruppo, possono infatti contribuire a migliorare la quantità e la qualità del rifiuto organico raccolto e a riportare materia organica pulita nel terreno sotto forma di compost, preziosa risorsa per la salute del suolo. La biodegradabilità dei bioerbicidi e dei biolubrificanti, invece, consente di minimizzare i rischi legati alla dispersione di tali prodotti nell’ambiente.
Inoltre, in collaborazione con agricoltori, associazioni, Università e Centri di Ricerca, il Gruppo promuove pratiche agricole sostenibili che rafforzino la fertilità dei terreni e ne ripristinino la materia organica, nel rispetto quindi della biodiversità e degli ecosistemi.