ECONOMIA CIRCOLARE: LA COMMISSIONE AMBIENTE DEL PARLAMENTO BRITANNICO SPINGE SUL MODELLO NOVAMONT BASATO SUL RICICLO ORGANICO DEI RIFIUTI ALIMENTARI
Novara, 25 luglio 2014 – Ieri l’EAC (Environmental Audit Committee) della House of Commons ha pubblicato un nuovo importante contributo allo sviluppo di una strategia per la Gran Bretagna nel campo dell’economia circolare: “Growing a circular economy: Ending the throwaway society” (La crescita dell’economia circolare: mettiamo fine alla società del rifiuto).
Secondo la Commissione Ambiente della Camera Britannica l’attenzione deve essere puntata sullo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani seguendo le recenti indicazioni dell’Unione Europea che punta a portare al 70% entro il 2030 il riciclo per il riuso dei rifiuti solidi urbani, all’80% il riciclo per il riuso del packaging (con specifici target per i singoli materiali) e a bandire l’avvio in discarica dei rifiuti organici.
La Commissione parlamentare propone di utilizzare strumenti fiscali per sostenere la strategia per lo sviluppo dell’economia circolare e nello specifico dei rifiuti alimentari segnala che, come evidenziato da Novamont, solo 400.000 tonnellate dei 7,2 milioni di tonnellate di residui alimentari prodotti annualmente in UK sono oggi riciclati organicamente. L’EAC chiede, quindi, una specifica raccolta separata dei rifiuti alimentari e il loro bando dalle discariche. In questo senso invita anche la Green
Investment Bank a modificare l’impianto delle proprie linee di finanziamento abbandonando i sistemi di incenerimento per approcci impiantistici più finalizzati a un reale riciclo di materia come digestori anaerobici e impianti di compostaggio.
Il sistema circolare per eccellenza, come dimostrano diversi casi in tutta Europa (comprese metropoli come Milano) è quello che si basa sulla raccolta differenziata porta a porta delle frazioni riciclabili con un forte impegno su quella dei rifiuti alimentari, chiave fondamentale per portare stabilmente la percentuale di rifiuti differenziati verso il target europeo del 65%.
“Il ruolo dei sacchi e shopper compostabili nel perseguimento di questi risultati è ormai acclarato in differenti casi in Italia e all’estero - sottolinea Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali di Novamont – siamo orgogliosi che Novamont sia stata considerata come testimone di un sistema innovativo di economia circolare in grado di creare opportunità economiche, ambientali e occupazionali anche per la Gran Bretagna”.
Il report è scaricabile all’indirizzo:
http://www.publications.parliament.uk/pa/cm201415/cmselect/cmenvaud/214/21402.htm
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Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di materiali e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 370 addetti (circa il 20% dei quali impegnato in attività di R&S), ha chiuso il 2013 con un turnover di 136 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (6,2% sul fatturato 2013); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È presente attraverso sedi commerciali in Germania, Francia e Stati Uniti e attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
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