COP21: Lavazza e Novamont protagoniste a Parigi
Le due aziende saranno partner di Shamengo, confermando il loro impegno per uno sviluppo sempre più sostenibile
Parigi, 3 dicembre 2015 – Lavazza e Novamont saranno presenti alla COP21, la Conferenza Internazionale sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite in programma a Parigi fino all’11 dicembre 2015 che coinvolgerà circa 195 paesi e oltre 50.000 persone tra delegati dei paesi membri, osservatori, ONG, media e rappresentanti della società civile.
Le due aziende italiane saranno partner di Shamengo, l’organizzazione non governativa che si propone di ricercare, sostenere e sviluppare soluzioni per un futuro sempre più rispettoso dell’ambiente, confermando l’impegno che le vede protagoniste di un’intensa attività di ricerca e innovazione finalizzata a proporre soluzioni sostenibili e ispirate alla filosofia dell’economia circolare.
La COP21 sarà l’occasione per chiudere un 2015 che ha visto Lavazza e Novamont raccogliere i frutti di un lavoro di ricerca e sviluppo durato 5 anni e che ha portato alla realizzazione dell’innovativo prodotto in grado di cambiare radicalmente il modo di produrre e consumare il caffè: la capsula compostabile per caffè espresso 100% italiana realizzata in MATER-BI, che verrà offerta agli ospiti e ai delegati della Conferenza presso la VIP Lounge della Villa di Shamengo.
Grazie alla capsula compostabile, un prodotto che contribuirà notevolmente alla riduzione delle emissioni, i consumatori potranno conferire nella raccolta differenziata degli scarti alimentari contenuto (fondi di caffé) e contenitore (capsula in bioplastica compostabile) rendendo possibile il riciclo organico di un prodotto altrimenti destinato allo smaltimento nell’indifferenziato.
Insieme, durante il periodo di Expo, Lavazza e Novamont hanno inoltre lanciato un’iniziativa di sperimentazione ed educazione sui temi dell’economia circolare, organizzando sei mesi di incontri e laboratori al Lavazza Sustainability Hub di Cascina Cuccagna a Milano e un progetto di raccolta e riutilizzo i fondi esausti di caffè Lavazza provenienti dalla Piazzetta del Caffè di Padiglione Italia - di cui Lavazza è stato Official Coffee Partner - per la produzione di funghi commestibili insieme alla cooperativa sociale Il Giardinone.
I fondi di caffè – raccolti giornalmente da Amsa (Azienda Milanese Servizi Ambientali) dalla Piazzetta del Caffè Lavazza a Expo – una volta consegnati a Il Giardinone per la trasformazione sono stati miscelati con spore e altri ingredienti naturali e posti in speciali silos, resistenti alla coltivazione verticale e, seguendo una procedura sperimentata in Francia da Upcycle che ha permesso per ogni chilo di fondi di caffè di dare vita a 300 grammi di funghi commestibili della famiglia Pleorotus Ostreatus.
Inoltre, il materiale risultante dopo le diverse fioriture dei funghi è stato utilizzato come concime per le coltivazioni agricole, dimostrando proprietà nutritive e organolettiche superiori alla norma.
Un perfetto esempio di economia circolare e di bioeconomia, dei quali la capsula compostabile condivide tutti i valori: una volta consumata, infatti, può essere raccolta con il rifiuto umido e avviata al compostaggio industriale dove, insieme al caffè, diventa compost, ossia concime naturale per il terreno.
La capsula compostabile rappresenta uno degli elementi di un percorso di sostenibilità e di miglioramento continuo che Lavazza segue con un approccio di Life Cycle Thinking valorizzando il fine vita del prodotto, che in questo caso torna a essere risorsa con notevoli benefici per l’economia, l’ambiente e la società. Un approccio indicativo di quanto la sostenibilità in Lavazza sia strategicamente integrata al business, creando valore aggiunto lungo tutta la catena di trasformazione, dalla materia prima al prodotto finito, in un’ottica di miglioramento continuo.
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Il gruppo Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di materiali e biochemicals attraverso l’integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 412 addetti, il gruppo Novamont ha chiuso il 2014 con un turnover di 145 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (7,2% sul fatturato 2014); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È presente attraverso sedi commerciali in Germania, Francia e Stati Uniti e attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Da 120 anni Lavazza ha la sostenibilità nel proprio DNA. Attraverso il Codice Etico http://www.lavazza.it/it/.content/document/pdf/Lavazza_Codice_Etico.pdf e il Codice di Condotta Fornitori, Lavazza comunica a stakeholder interni ed esterni i propri valori fondanti chiedendone il rispetto e la condivisione. In concreto, ciò significa integrare in modo strategico la sostenibilità in ogni passaggio della filiera. Proprio per garantire l’eccellenza dei propri prodotti dove sostenibilità qualità ed innovazione si incontrano, Lavazza ha intrapreso da alcuni anni un percorso di valutazione delle prestazioni ambientali di prodotti e processi attraverso la metodologia del Life Cycle Assessment.
Dal 2004 La Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, ha lo scopo di perseguire finalità di solidarietà sociale e di tutela dell’ambiente promuovendo progetti ‘a più mani’ nei contesti in cui Lavazza opera attraverso un diretto coinvolgimento degli attori interessati. In questo quadro si inserisce il progetto ¡Tierra! http://www.lavazza.it/it/mondo_lavazza/csr/fondazione-lavazza/tierra/ una serie di interventi coordinati di natura sociale, economica ed ambientale nei paesi produttori.
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