Sustainable &  Circular Bioeconomy, the European way: Catia Bastioli illustra un modello di sviluppo sostenibile e possibile

  martedì 23 ottobre 2018

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Sustainable & Circular Bioeconomy, the European way: Catia Bastioli illustra un modello di sviluppo sostenibile e possibile

Si è tenuta oggi 22 ottobre a Bruxelles la Conferenza Sustainable & Circular Bioeconomy, The European Way, promossa dalla Commissione Europea nell’ambito dell’High Level Event on Bioeconomy, con l’obiettivo di discutere come migliorare la transizione verso uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e della dimensione sociale, in un contesto politico europeo in continuo cambiamento.
 
Catia Bastioli, Amministratore delegato Novamont, è intervenuta durante la sessione “Ensuring environmental, social and economic balance of the bioeconomy”, dove attraverso il modello Novamont, basato sulla bioeconomia intesa come rigenerazione territoriale, ha raccontato come sia possibile creare valore nelle aree locali in termini economici e sociali, contribuendo alla tutela dei suoli e a rispondere alla chiamata dell’Intergovernmental Panel on Climate Change per la mitigazione del cambiamento climatico.
 
La sessione, è stata aperta da Carlos Moedas Commissario europeo per la ricerca, la scienza e l'innovazione nella Commissione Juncker e Phil Hogan, Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, che ha introdotto i lavori spiegando come Matrìca, la bioraffineria di Porto Torres di Novamont sia un esempio eccellente di reindustrializzazione sostenibile e di integrazione a monte con la filiera agricola.  
 
A latere della conferenza, i Commissari Carlos Moedas e Phil Hogan, hanno incontrato Catia Bastioli e Ilkka Hämälä -Amministratore Delegato di Metsa Group- entrambi in rappresentanza del Biobased Industry Consortium, per discutere insieme di  quanto l’EU potrà fare insieme all’industria per rendere l’Europa il leader globale della bioeconomia sostenibile.
 

 
La conferenza è stata l’occasione per presentare la revisione della Strategia per la Bioeconomia in Europa, aggiornata dalla Commissione Europea l’11 ottobre 2018, a sei anni dal primo lancio. La revisione mira a porre nuovi obiettivi sfidanti, partendo da un piano di azione focalizzato principalmente su: il rafforzamento e l’ampliamento dei settori bio-based, lo sblocco degli investimenti e dei mercati, lo sviluppo di una bioeconomia declinata nei territori in tutta Europa ed il rafforzamento della resilienza degli ecosistemi terrestri e marini attraverso il  loro costante monitoraggio.
 
La strategia stima che l’attuazione del piano d’azione possa creare fino a 1 milione di posti di lavoro nel settore dell’industria bio-based entro il 2030, contribuendo alla mitigazione del cambiamento climatico e riducendo le emissioni di CO2 fino a 2,5 miliardi di tonnellate all’anno.