Mater-Biotech
La messa a punto di innovativi processi di biotecnologie industriali completa il nostro progetto di bioraffineria integrata nel territorio
MATER-BIOTECH, in linea con il nostro modello di bioeconomia intesa come rigenerazione territoriale, è stata creata da NOVAMONT dalla riconversione industriale di un sito produttivo dismesso. L’azienda svolge attività di ricerca e sviluppo e produzione di intermedi chimici, ottenuti da materie prime rinnovabili.
L’impianto è un punto di partenza per successive integrazioni a monte e a valle del nostro processo produttivo e rappresenta uno sviluppo fondamentale del nostro modello di bioraffineria, integrando i processi chimici già consolidati con le biotecnologie industriali. NOVAMONT si avvale della collaborazione strategica di Genomatica, società statunitense leader nello sviluppo di microrganismi per processi di fermentazione.
Rigenerazione territoriale. MATER-BIOTECH è il risultato del progetto di riconversione industriale del precedente sito BioItalia ex Ajinomoto di Adria (RO), in una logica di rigenerazione territoriale e di valorizzazione delle infrastrutture, delle competenze e delle professionalità pregresse, con positive ricadute sull'industria a valle e sull'indotto. Sono circa settanta le persone che lavorano attualmente nello stabilimento di MATER-BIOTECH.
Primi al mondo. MATER-BIOTECH rappresenta il primo impianto industriale dedicato a livello mondiale in grado di produrre butandiolo (1,4 BDO) direttamente da zuccheri attraverso un processo fermentativo. Il biobutandiolo presenta una carbon footprint inferiore del 50% rispetto al BDO tradizionale. Avviato nel 2016, l’impianto ha una capacità produttiva di 30.000 tonnellate l’anno ed è stato concepito per riutilizzare i sottoprodotti per il fabbisogno energetico dell’impianto stesso, ottimizzando così il ciclo di vita dell’intero processo.
MATER-BI e bio-butandiolo. L’1,4 BDO prodotto da MATER-BIOTECH è utilizzato come building block rinnovabile per la produzione delle bioplastiche NOVAMONT. In particolare rende possibile la produzione della quarta generazione del MATER-BI, aumentando notevolmente il suo contenuto di materie prime rinnovabili (passando da circa il 35% a oltre il 60% per i gradi destinati alla produzione di film) e diminuendo ulteriormente le emissioni di gas effetto serra (carbon footprint inferiore del 10-15%).